Il 16 agosto di ogni estate si tiene, nel bellissimo borgo di Dolceacqua, in provincia di Imperia, la “Festa della michetta” in onore di un dolce lievitato ricco di storia, leggenda e tradizione. Quello che si rievoca con questa antichissima festa è la liberazione delle ragazze del luogo dall’obbligo dello jus primae noctis, usanza barbara di molti signorotti del Medioevo, in questo caso del marchese Doria, signore del paese ligure nella seconda metà del 1300.
E’ usanza ancora oggi, da parte dei ragazzi, girare per il paese e sostare sotto le finestre delle ragazze a chiedere “la michetta” con chiara allusività a qualcosa di più del semplice dolcetto. Il termine michetta lo associamo spesso ad un panino leggero, soffiato, tipico della provincia lombarda; qui a Dolceacqua la michetta è una piccola e deliziosa brioche cosparsa di abbondante zucchero semolato. La sua caratteristica è proprio la piccola dimensione, e forse è proprio per questo che viene chiamata michetta, da “mica”, che in lombardo significa briciola.
LA MICHETTA DI DOLCEACQUA - ricetta tratta da
StampaINGREDIENTI
- per l’impasto
- 350 g di farina di media forza (W290, per pizza) oppure utilizzare 200 g di Manitoba e 150 di farina 00
- 7 g di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino di miele
- 120 g di acqua
- 60 g di zucchero semolato
- 1 uovo intero
- 1 tuorlo
- 80 g di burro
- 30 g di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino da caffè di sale
- scorza mezzo limone
- in più
- qualche cucchiaiata di latte e zucchero qb
- Procedimento
PROCEDIMENTO
Sciogliere il miele e il lievito in 100 g di acqua presa dal totale; unire 100 g di farina, presa dal totale e mescolare. Porre il lievitino, coperto, in luogo tiepido per una ventina di minuti. quando sulla superficie si saranno formate delle bolle e delle fossette versarlo in planetaria. Unire lo zucchero, le uova, alternandoli alla farina rimanente e al resto dell’acqua. Inserire l’olio a filo, il sale ed il burro morbido a piccoli pezzi. Unire la scorza di limone ed impastare una quindicina di minuti a velocità media fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, ben incordato. Modellare a palla e far lievitare un’ora circa in ciotola unta di burro od olio. Riprendere l’impasto e senza sgonfiare troppo modellare, sulla spianatoia spolverata di farina, dei rotoli di diametro poco più grandi di come si usa fare per gli gnocchi. Con la mano, come se fosse un coltello, dividere ogni brioche (del peso di 60 g l’una circa), in tre piccole parti, quasi tre palline, senza tagliare la pasta fino in fondo. Porre le michette, così modellate, su carta forno ben distanziate le une dalle altre. Far lievitare ed infornare a 180°C fino a leggera doratura. Spennellare ogni michetta con latte e rotolarle delicatamente nello zucchero semolato.
NOTE
Nota Se si vuole un prodotto ancora più soffice e duraturo, dopo la lievitazione di un’ora, porre l’impasto in frigo, ben sigillato, per la notte. L’indomani portare a temperatura ambiente e procedere con la formatura delle michette.