Questa ricetta è semplicissima, le castagnole che si ottengono sono incredibilmente leggere e profumate, e ricordano tutti i sapori della Liguria, in particolare l’acqua di fiori d’arancio amaro. Io utilizzo quella de La vecchia distilleria di Vallebona che è ottima. E’ da un po’ di anni che questa azienda ha creduto nelle possibilità di riprendere l’antica coltivazione dell’arancio amaro, abbandonata da anni ma un tempo comunissima nell’estremo ponente ligure, tanto da ottenere la certificazione, per l’ acqua di fiori ottenuta tramite distillazione a corrente di vapore, di presidio slow food. A Vallebona è uso profumare le bugie con l’acqua di fiori d’arancio i primi giorni di giugno, in una splendida festa per le vie del borgo del paese per festeggiare la fine della raccolta. Io approfitto del Carnevale per prepararle e vi assicuro che questo profumo fa ricordare la primavera, i fiori, le giornate di sole all’aria aperta.. Per approfondire l’argomento vi rimando a questo post e al mio libro sull’acqua di fiori d’arancio scritto con Enrica Monzani nel 2017.
CASTAGNOLE AI FIORI D'ARANCIO AMARO - ricetta di Ilaria Fioravanti
StampaINGREDIENTI
- 1 uovo medio (50 g)
- 1 cucchiaio di miele di arancio o millefiori (20 g)
- 1 cucchiaio di zucchero (20 g)
- 20 g di olio extravergine di oliva
- 60 g di succo di arancia fresco (un’arancia di media grandezza)
- 150 di farina debole
- la punta di un cucchiaino da caffè di lievito per dolci (2 g circa)
- in più
- 700 g di olio di semi di arachide
- acqua di fiori d’arancio qb
- zucchero semolato qb
PROCEDIMENTO
In una ciotola sbattere, servendovi di una frusta a mano, l’uovo con lo zucchero, il miele, l’olio ed il succo di arancia fresco. Unire la farina setacciata con il lievito ed amalgamare bene il tutto. Tagliare la punta di una sacca da pasticceria usa e getta ottenendo un diametro di 3 cm, riempirla dell’impasto ottenuto e far scendere direttamente le castagnole in olio profondo a temperatura massima di 180°C. Per fare un lavoro preciso tagliare l’impasto, mentre scende nell’olio bollente, con un paio di forbici. Si può usare anche un porzionatore di taglia piccola per gelato, avendo l’accortezza di immergerlo qualche volta nell’olio prima di raccogliere l’impasto, oppure, usare i classici due cucchiai. Con quest’ultimo metodo è più difficile ottenere castagnole belle tonde ed uguali fra loro. Friggere, girandole, per poco meno di un minuto e scolarle su carta assorbente per fritti. Immergere velocemente, poche alla volta, le castagnole nell’acqua di fiori, aspettare qualche secondo e poi passarle nello zucchero semolato. Se le passate immediatamente dal liquido allo zucchero, la superficie non si inzucchererà in modo uniforme, ma si creeranno dei grumi di zucchero. Servire calde o tiepide, ma sono ottime anche fredde