La Liguria è una terra ricca di sorprese..credi di saperne il carattere, la vocazione, credi di conoscerne tutte le sfumature, di terra e di mare, riconoscibili nelle sue coste, nei borghi arroccati, nei balconi sul mare e nei suoi orti sospesi. Sai dei suoi vicoli cittadini, dei suoi viottoli e delle sue crose di mare. Sai anche che è fatta di montagne, aspre e selvagge, che ti portano a godere di escursioni bellissime da cui ammirare panorami di rara bellezza. In pochi chilometri si consumano paesaggi diversissimi perchè la monotonia non fa parte di questa regione; in poco tempo passi dal blu profondo del mare al verde, ai colori caldi di valli nascoste, incontaminate, dove sembra che il tempo si sia fermato. Una di queste, bellissima, è la Valbrevenna, in particolare la parte più alta, dove la natura si fa sempre più selvaggia e le strade si stringono facendosi via via più impervie, per portarti in borghi antichi, manciate di case, spesso ruderi, testimoni di un vissuto che non c’è più. Poi arrivi a Tonno, dove finisce la strada, uno degli ultimi borghi del Comune di Valbrevenna a 920 metri di altitudine, e rimani stupito e incantato per la sua bellezza senza tempo, arcaica come forse sono le sue origini. Scopri che in Liguria puoi trovare anche questo, a poco più di un’ora dal mare.
Io credo che molti amanti della natura più semplice, se lo conoscessero, si potrebbero innamorare di questo borgo di montagna al confine con il Piemonte; e non solo perché è bello e magico, ma perché è un ottimo punto di partenza per gite ed escursioni, di ogni difficoltà, per arrivare al Monte Antola, al monte Buio o anche solo per visitare due bellissimi mulini del ‘400 che fino agli anni Cinquanta rifornivano il paese. Nei mesi estivi, soprattutto per merito di Aldo Scorzoni, a capo del Consorzio Rurale che si occupa della valorizzazione e del rilancio del piccolo borgo, Tonno si anima di attività, tra cui una curiosa gara di marmellate casalinghe, giunta ormai alla sua sesta edizione.
E’ merito di questa simpatica competizione, nella quale quest’anno ho vinto il primo premio che sono arrivata fin lassù ed ho conosciuto questo luogo incantato; ci tornerò presto, magari in autunno, per vedere come la natura riuscirà a rendere ancora più belli questi luoghi. Mi dispiace quasi abitare a poco più di un’ora da Tonno..sarebbe bello approfittare del bellissimo B&B del Cuore, proprio nel “cuore” del paese, un rustico magistralmente restaurato e arredato nel rispetto delle tradizioni locali, in pietra e castagno, dove sembra veramente di tornare indietro nel tempo. Qui si gode il silenzio, la natura, i ritmi di vita più lenti. Andateci, ogni tanto bisogna saper rallentare.
B&B del Cuore
Località Tonno
16010 Valbrevenna (GE)
Tel +39 345 6692362
info@bbdelcuorevalbrevenna.com
CONFETTURA DI ALBICOCCHE, LAMPONI E CANDITI - ricetta di Ilaria Fioravanti
StampaINGREDIENTI
- 1200 g di albicocche, pesate senza nocciolo
- 600 g di zucchero
- 200 g di lamponi
- 150 g di canditi di arancia ( io ho utilizzato gli ottimi canditi di Morandin)
- una bacca di vaniglia
- 50 g di Cointreau o altro liquore all’arancia
- 50 g di sciroppo di lamponi
- qualche melina, possibilmente un po' acerba e selvatica da cui ottenere 100/150 g di succo
PROCEDIMENTO
Lavare le albicocche, tagliarle a spicchi non troppo sottili e porle in una casseruola dal fondo pesante insieme allo zucchero ed alla bacca di vaniglia. Porre su fuoco dolce e portare ad ebollizione mescolando di tanto in tanto. Cuocere 5 minuti, togliere dal fuoco e far raffreddare. Tenere al fresco per 8-10 ore. Nel frattempo tagliare e meline in quattro parti, con picciolo e torsolo e porle con poca acqua in una casseruola. cuocerle fino a quando saranno ammorbidite. Colare tutto e filtrare il liquido ottenuto. Questo liquido è ricchissimo di pectina ed aiuterà la confettura a raggiungere la giusta consistenza senza bollire troppo. Trascorso questo tempo di riposo delle albicocche, con un setaccio o grosso colino, separare la frutta dal liquido e porre solo quest’ultimo, a cui andrà unito il succo di mela, sul fuoco fino a quando avrà raggiunto la temperatura di 105°C. Unire al liquido la frutta messa da parte; aggiungere i lamponi interi, il Cointreau, lo sciroppo ed i canditi. Far cuocere tutto a fuoco basso per una decina di minuti. Togliere la bacca di vaniglia ed invasare. Sterilizzare come d’abitudine.
NOTE
Questa confettura, preparata da portare a Tonno, è profumatissima. La frutta di base è un’ottima albicocca romagnola, sodissima ma molto dolce. La stagione sta finendo, ma forse qualche buona albicocca si trova ancora, altrimenti dovrete aspettare la prossima stagione. Adattandolo alle mie esigenze ed alla mia ricetta, ho utilizzato la procedura di cottura di Christine Ferber, che permette di mantenere la frutta della confettura soda e di un bellissimo colore, ma soprattutto di preservarne intatto il colore ed i profumi.